Salute

 

CONSIGLI MEDICI e ALTRO

Essendo cresciuta con diversi animali e numerosi cani ho dato per scontato informazioni fondamentali di primo approccio ed allevamento, che con minimo sforzo, renderanno il vostro un cane sano e felice.

 

Per avere un cucciolo sano e forte basilare è che lo sia la madre, che abbia cioè seguito una dieta idonea in gravidanza, che, ancora prima del concepimento, abbia avuto regolari vaccinazioni (leptospirosi, cimurro, parvovirosi, parainfluenza: i richiami sono somministrabili in un’unica dose annuale) così da rendere i cuccioli nei primi due mesi di vita immuni a tali gravissime malattie perché protetti dagli anticorpi della madre. In caso contrario la morte o gravi problemi difficilmente curabili sono frequentissimi anche con le migliori attenzioni. Entro i due mesi vengono fatti i due richiami per la “sverminazione”: semplici goccioline in bocca. Fondamentale è un’appropriata alimentazione, somministrata ad intervalli regolari: il primo anno è quello formativo, quello in cui si può anche rovinare un cane davvero promettente solo perché si esagera nella quantità di cibo o per la qualità troppo scarsa, di qualunque razza esso sia. A secondo delle zone in cui si vive ci sono cure preventive vivamente consigliate: si può evitare la morte certa per infarto con una pasticca al mese, nel periodo estivo, causata dalla puntura di zanzara portatrice di Filaria (non contagia l’uomo) o di altre forme simili di parassitismo come la Leishmaniosi che colpisce viscere e cute del cane e può portare alla morte. L’antirabbia è obbligatoria annualmente se avete intenzione di portare il vostro amico ad esposizioni o all’estero.

Per quanto riguarda i Basenji le conoscenze veterinarie in Italia sono praticamente nulle. Vengono studiati all’università come “casistica” ma in pratica si trovano a malapena nei poster delle sale d’attesa degli ambulatori veterinari. Dalle ricerche e selezioni oltr’Alpe e al di là dell’Oceano ci sono diverse patologie più o meno ereditarie tipiche di questa razza, il problema più grosso rimane come poterle identificare nel proprio cane o in altri dato che non c’è in Italia alcuna normativa al riguardo ne esami consigliati. In Svizzera come negli USA, i cani portatori di gravi patologie vengono segnalati e viene vietata loro la riproduzione.

Si possono verificare allergie, calcoli alla vescica, diabete problemi agli occhi quali l’atrofia progressiva della retina (PRA) che porta alla cecità del cane ma di cui fino al terzo-quarto anno  non ci si può accorgere; la membrana pupillare persistente (PPM) presente in grado diverso negli occhi della maggior parte dei Basenji. E’ quella formatasi nella gestazione e che dovrebbe scomparire a cinque settimane. Nella forma più grave può portare alle cataratte. Sono molto comuni nelle femmine le false gravidanze ma normalmente ritorna tutto alla normalità autonomamente.



La Sindrome di Fanconi (disfunzione dei condotti renali) è ereditaria in uomini e cani. Se malati le sostanze essenziali non vengono assimilate ma sono secrete dalle urine. In molti cani la presenza di questa patologia viene notata solo a quattro- cinque anni quando il Basenji deperisce rapidamente e il glucosio sparisce dal suo sangue. L’unica cura è quella di cercare di rimpiazzare gli aminoacidi per ridare vita attiva al cane malato.


NOVITA'


test Fanconi
test PRA
è possibile anche attraverso esame saliva.

pagine di richiesta del Test in America.

Dopo aver richiesto il test a questa pagina, vi arriverà via posta e una volta effettuato lo invierete nuovamente via posta.

 

°°°
.Anche l’ Anemia Emolitica è ereditaria e si caratterizza per sangue con globuli rossi “poco energici” e con vita breve. Il midollo osseo li deve rimpiazzare troppo velocemente: non ci riesce. Risultato è la morte entro due anni. Fortunatamente dagli anni ’60 la selezione degli allevatori l’ha quasi resa sconosciuta ai Basenji di oggi.

L’ipotiroidismo non è una malattia vera e propria ma la razza dei Basenji è quella canina col più veloce sviluppo tiroideo. A pochi mesi i cuccioli hanno le dimensioni degli adulti, anche se la maturazione completa avviene entro il secondo anno.

L’IPSID o malattia immunoproliferativa del piccolo intestino è detta anche “malassorbimento”, si manifesta con diarrea acuta, perdita di peso e mancanza di appetito: tipica dei momenti di stress.

La “tosse dell’allevamento” è una grave infezione prodotta dal batterio “bordetello bronchoseptica” o virus della parainfluenza canina. Si può prendere alle mostre o nei canili. Pericoloso per i cuccioli e cani anziani. La tosse dura per sei settimane ma il cane è portatore dell’infezione per quaranta settimane. Esiste un vaccino preventivo.

La piometra è un’infezione causata da uno staphilococco o da E coli. E' caratteristica del periodo a due mesi circa dal calore indipendentemente dall'eventuale gravidanza. Colpisce l’utero ed è visibile solo da “perdite”, se non curata in tempo può portare all’isteroctomia o anche la morte.

L’ernia ombelicale è tipica dei Basenji e non è considerata difetto; può rientrare se da cuccioli vengono fatte periodiche pressioni, a sei mesi, nei casi peggiori, può essere operata.L’ernia inguinale era presente nei cani dei primi stock, ma grazie alla selezione è quasi del tutto sparita.

La giardia è una infezione intestinale causata da un parassita che si anida nelle acque infette e stagnanti. Provoca diarrea. Non è di facile identificazione ma esiste un test apposito. Si cura con antibiotico e vermifugo.


Per quanto riguarda i “vermi” tutti i cuccioli devono essere “sverminati” a sei settimane con la mamma, dopo 20 giorni si farà il richiamo.



La gastrointerite o il cimurro possono portare alla morte del cucciolo in poco tempo come in solo tre giorni la leptospirosi (mortale anche per l’uomo) i cui “portatori” sono l’acqua stagnante e i  topi.

I Basenji vanno in calore una sola volta all’anno ma a volte questo può creare più problemi dei due canonici delle altre razze. Sia maschi che femmine possono andare in depressione, diventare meno festosi, statici e mangiare poco oppure reagire all’opposto e lamentarsi cercando in continuazione ogni tipo di attenzione. Sono sconsigliate qualsiasi soluzione drastica, pensate che sia un amico, non un cane ed agite in tal senso. Forse una piccola dose di calmanti, prescritta dal veterinario, o qualche passeggiata e coccola in più sono la semplice soluzione “all’autunno degli amori dei Basenji”, certamente non un’operazione potrà cambiare il modo di sentirsi del vostro amico.

MICROCHIP
Esiste un’anagrafe canina in ogni comune italiano, dovrebbe essere obbligatoria per qualunque cane di razza e non: esistono normative e multe ma l’applicazione e la verifica sono vaghe. Poi esiste l'ENCI, un'associazione privata per i cani di razza, ma non hanno niente a che fare con lo Stato Italiano. Fortunatamente ora è obbligatorio il microchip messo dai veterinari omologati dal Comune prima della richiesta del Pedigree all'ENCI.
Riassumendo : il microchip chi lo mette? Il Comune di residenza o il veterinario sul collo con una semplice puntura, controllando subito con un lettore e facendo anche la registrazione online al Comune.

Rimarrà lo stesso anche se ci saranno passaggi di proprietà. Spesso ci sono falle nel sistema di passaggio regionale/comunale dell'anagrafe canina ma questo non deve scoraggiare chi vuole essere in regola e seguire le norme obbligatorie.

Poi ci sono gli interventi di Pronto Soccorso. I Basenji si azzuffano spesso soprattutto fra individui dello stesso sesso per la predominanza sociale: E’ una femmina la capo branco ma anche fra maschi ci può essere lotta per la supremazia in funzione della femmina capo. Consiglio per dividerli usate l’acqua, è il dispetto più grande che gli potete fare e come ultima risorsa alzateli per la coda e spostateli. Non provate a mettervi in mezzo voi, i loro denti possono fare buchi micidiali, durante la lite il meglio della loro testardaggine e spirito di indistruttibilità viene alla luce. Non spaventatevi, la muscolatura e la tonicità  in generale tipica di questa razza evita spessoil ricorso al veterinario per curare ferite ma è indispensabile sapere che qualsiasi abrasione va disinfettata con prodotto tipo Citrosil o altro disinfettante liquido o in crema, anche per uso umano, mai con polveri o medicamenti “asciutti” che potrebbero impedire la fuoriuscita di eventuali sostanze accumulate nel “trauma”. E la curiosità ? Normali sono le punture d’insetto con rigonfiamento, bisogna subito fare una puntura e trattamento antibiotico per cinque giorni con eventuale controllo veterinario per escludere l’eventualità che sia in realtà un morso; poi ci sono i tagli causati da oggetti taglienti o acuminati… della serie: “Ma questo cos’è?”; l’agilità a volte fa brutti scherzi.

In questo testo ho cercato di raccogliere tutte le informazioni mediche relative alle principali malattie della razza; non spaventatevi in realtà i Basenji sono cani molto robusti e hanno molti meno problemi di altre razze più conosciute e diffuse. Non dimenticatevi che provengono da 3.000 anni di vita vissuta cacciando in mezzo a foreste e praterie africane.
Luisa



Calori: fertilità, gravidanze.
La comunità dei basenji negli anni sta crescendo, inizia ad essere allora importante la diffusione della razza: il modo migliore è  attraverso cucciolate nate da coppie di basenji che vivono in famiglia.  Importantissimo è la scelta dei futuri proprietari dei cuccioli ancor prima del concepimento con una ferrea selezione. Possono nascere da 2 a 7 cuccioli. Ricordate sempre: i basenji non sono cani adatti a tutti!


Ecco allora qualche informazione che vi aiuterà.

Controllate prima di tutto se sia il maschio sia la femmina hanno il pedigree, non è indispensabile ma è corretto sapere se nasceranno cuccioli con o senza documenti. Cercate di evitare accoppiamenti fra parenti: solitamente generano problemi nell'aspetto, nel carattere e predominanza dei difetti dei due genitori. Se non sono visibili nei cuccioli compariranno sicuramente nella generazione successiva. Se alla nascita il cucciolo non viene iscritto all'ENCI non potrà più avere il pedigree... potrà avere un documento che attesta la razza di appartenenza se verrà giudicato a una esposizione Enci.

Dovete essere davvero convinti di tirar su una cucciolata di basenji.. come impegno affettivo, di lavoro e di spese.  Preparatevi anche a qualche sorpresa spiacevole, solitamente va tutto bene ma pur accoppiandosi può capitare che la femmina non rimanga gravida o che la gravidanza abbia qualche problema: che qualche cucciolo alla nascita abbia dei problemi (molto raro). Meglio aspettarsi il peggio e invece vivere al massimo della felicità questa bellissima esperienza.

Il momento fertile solitamente è intorno al 12° giorno dall'inizio delle perdite e dell'ingrossamento e arrossamento della vulva e dura qualche giorno. Ogni anno, pur essendo in autunno, i giorni variano e variano anche in ciascun esemplare. 

Indipendentemente dall'accoppiamento alcune femmine possono soffrire saltuariamente di "gravidanze isteriche": finte gravidanze che arrivano ad assomigliare a quelle con cuccioli fino alla presenza del latte nelle mammelle. Sono curabili medicalmente con la supervisone del veterinario e l'uso di faramaci tipo " Galastop" (somministrato anche alla mamma basenji a fine allattamento,  durante lo svezzamento dei cuccioli)  per far rientrare la montata lattea.

Consiglio di accoppiare basenji  che  abbiano passato almeno l'anno e mezzo, cioè femmine che siano al secondo calore e maschi che siano completamente formati. E' una ulteriore garanzia di cuccioli forti e vitali. I cani primitivi sono veloci nella crescita ma completano lo sviluppo muscolare e fisico intorno ai due anni.

Ci sono diverse correnti di pensiero riguardo le volte necessarie perchè l'accoppiamento vada a buon fine: c'è chi dice che basta una sola volta, chi almeno due...

Oltre al metodo empirico della conta dei giorni e del controllo delle perdite (nel momento fertile sono molto scarse) e del comportamento ci sono anche esami veterinari.

La valutazione del picco del progesterone, che segue di 48 ore il picco dell’LH (momento massimo di fertilità), è il metodo più facile e più sicuro per determinare il corretto momento in cui effettuare l’accoppiamento.

L'incontro della coppia di cani deve avvenire in territorio "neutrale" e al guinzaglio...se il maschio ha già esperienza e la femmina è nel momento giusto nel giro di brevissimo avverrà l'accoppiamento.

Mantenerli sempre al guinzaglio e fare attenzione nel momento della monta che la femmina non morda il maschio, tenendola se mai al collare. Rimarranno uniti da 20 minuti a 40, non preoccupatevi  degli eventuali vocalizzi delle femmine, è tipico della razza, rassicurateli e accarezzateli fino a che si separano.

Può capitare che una volta accoppiata la femmina non ne voglia più sapere del maschio..ma se vanno d'accordo e avete la possibilità di lasciarli in un luogo piccolo e recintato da soli per 24 ore, potrebbe avvenire un altro accoppiamento anche senza il vostro aiuto.



E ora c'è l'attesa.....

Fino a 30 giorni non ci sono segni visibili della buona riuscita dell'accoppiamento se non impercettibili cambi di umore e una rotondità appena accennata all'addome. Poi pieno piano iniziano a ingrossarsi i capezzoli ma la pancia aumenta solo dal 40° giorno.

Non aumentate la quantità di cibo se non verso la fine, quando dividerete il pasto in due dosi e dal 40° giorno sostituite il pasto con pappa da cuccioli in modo da fornire alla gestante l'apporto vitaminico necessario a lei e alla formazione dei cuccioli. Continuerete a usare questa pappa per tutto l'allattamento  e la darete ai cuccioli svezzandoli  e trasformando le poppate  in tre pasti  di cibo solido a due mesi.

Quindi, per avere la certezza della gravidanza prima possibile oltre alla palpazione e alla ecografia addominale o alla radiografia, ci sono dei metodi endocrinologici:

Ormoni della Gravidanza 
Recentemente un ormone, denominato Relaxina, è stato valutato come marcatore specifico della gravidanza nella cagna.


L’ormone Relaxina è prodotto dall’ovaia e dalla placenta di femmine in gravidanza, e raggiunge il livello più elevato verso la metà del periodo di gestazione (30esimo giorno), mentre in femmine non gravide o con gravidanze isteriche non è rilevabile.

Tale ormone ha come azione specifica il rilassamento dei tessuti permettendo così l’ingrandimento del corpo uterino.

Il prelievo del campione di sangue dal quale si deduce la concentrazione di Relaxina può essere effettuato dopo il 25esimo giorno dall’accoppiamento (e comunque tra il 20esimo e il 26esimo giorno dal picco di LH)

Generalmente una concentrazione elevata di tale ormone è un segnale inequivocabile della gravidanza, sono stati segnalati falsi positivi quando è presente un esiguo numero di cuccioli vitali (uno o due), o in presenza di cuccioli non più vitali.

Qualora si presentassero dei risultati negativi è buona norma ripetere l’esame dopo una settimana.

La valutazione dell’ormone Relaxina richiede l’utilizzo di un campione di plasma .

L’abbattimento repentino della concentrazione di Relaxina nel sangue è un indicatore di aborto spontaneo nella femmina.



Valutazione del Progesterone plasmatico
La valutazione del progesterone plasmatico, oltre che per la determinazione del momento della fertilizzazione può essere utilizzato come metodo diagnostico per la gravidanza.


In effetti la valutazione del picco del progesterone viene utilizzata per la determinazione del momento di fertilizzazione soprattutto perché il picco dell’LH (quello che in effetti innesca l’ovulazione) è troppo veloce, quindi difficilmente valutabile.

Il picco del progesterone avviene in effetti 48 ore dopo il picco dell’LH.

Il progesterone è un ormone la cui principale funzione è quella di sostenere la gravidanza, e nel caso in cui la fertilizzazione non avvenga il suo livello nel sangue, finito il periodo di ovulazione, avrà un repentino abbattimento.

La valutazione del progesterone plasmatico dopo il 20esimo giorno dal concepimento ci permetterà di riconoscere la gravidanza qualora il progesterone stesso si attestasse a livelli più alti del livello di progesterone basale, e di escludere una gravidanza qualora risultasse azzerato.

Alcune scuole di pensiero americane ritengono che a livelli di progesterone plasmatico più alti corrisponda un numero di cuccioli maggiore.

Alla fine comunque lasciando che la natura faccia il suo corso arriverete al momento del parto...sarà dal 58° al 67° giorno dal momento dell'accoppiamento

Gli ultimi giorni la cagnolina sarà agitata e cercherà quasi in modo ossessivo la vostra compagnia, preparate una cuccia aperta, comoda e senza troppi stracci. La sua temperatura  calerà e le mammelle si ingrosseranno di latte. Non avrà appetito.

L'espulsione del primo cagnolino darà il via a un parto che a seconda del numero dei cuccioli potrà durare varie ore: l'intervallo fra un cucciolo e l'altro può variare da 20  minuti a più di un'ora. Solitamente l'ultimo cucciolo  è quello che nasce con un intervallo di tempo più lungo.

Aiutate la partoriente se non sa cosa fare  rompendo il sacchetti di ciascun cucciolo iniziando dalla parte della testa e aiutate a pulire le vie aree. La madre dovrebbe magiare tutte le sostanze che avvolgono il basenjino, asciugarlo e tagliare il cordone ombelicale, ma un aiuto umano la affaticherà meno... il cordone ombelicale può essere tagliato o spezzato  con due dita, potete asciugarli anche voi...poi metteteli vicino alle mammelle, quando nascerà il successivo spostate i nati dalla parte della testa della mamma o in un punto della cuccia  dove non diano noia o siano schiacciati.

Ricordatevi  che a fine parto la mamma sarà stanca, fategli fare i bisogni e datele da bere. Non avrà appetito perchè dovrà metabolizzare tutte le placente mangiate e le sostanze del parto.

La mamma avrà perdite durante il primo periodo dopo il parto, tenetela sotto controllo  e eventualmente fatele fare una vista veterinaria per evitare che subentrino infezioni post-parto, dell'utero, che potrebbero degenerare e portare anche alla sterilizzazione obbligatoria della femmina.



La crescita dei cuccioli di basenji ha qualcosa di miracoloso, nel giro di poche ore inizieranno a lievitare... I fulvi alla nascita sono color topo, i tricolori sembrano solo bianchi e neri, man mano che i giorni passeranno i primi si schiariranno e nei tricolori compariranno le pasticche sopra gli occhi e le sbordature fulve.
  Intorno ai 15 giorni apriranno gli occhi, poi arricceranno la coda. Intorno a un mese spunteranno i dentini. 
A 40 giorni si può iniziare lo
svezzamento dando qualche crocchetta da cucciolo tritata con un goccio di latte di mucca. Nel giro di pochi giorni saranno completamente indipendenti dalla mamma. (Se volete o potete separateli da lei). Iniziate allora la sverminazione che avviene attraverso la somministrazione di pastiche (tipo Pralen)  in due cicli (dosi, che dipendono dal peso, e procedura sono da chiedere al veterinario di fiducia).
A due mesi saranno pronti per entrare nella loro nuova famiglia;  fateli
tatuare (all'orecchio non ci sarà bisogno di anestesia e sarà più duraturo che in altre parti) o inserire il microchip e fate somministrare dal veterinario il primo ciclo di vaccini ricordandovi di richiedere un libretto sanitario su cui segnare le procedure effettuate e il piano di quelle da fare fino alla conclusione delle dosi. Da adulto basterà un richiamo annuale.

Importazioni animali e cani dall' EST

Grazie anche a "INSEPARABILE.COM" ecco il regolamento europeo:

Atto n. 2-00679
Pubblicato il 17 febbraio 2005
Seduta n. 742


BUCCIERO. - Al Ministro della salute. -

Premesso:
che il regolamento n. 998 del 26 maggio 2003 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle condizioni di polizia sanitaria applicabili ai movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia, immediatamente esecutivo nel nostro ordinamento sin dal 1° ottobre 2004, ha modificato in parte la direttiva 92/65/CEE, che stabilisce norme sanitarie per gli scambi e importazioni (a carattere commerciale) nella Comunità di animali, attuata con il decreto legislativo 12 novembre 1996, n. 633;


che, in particolare, al fine precipuo di evitare che movimenti commerciali siano dissimulati fraudolentemente come movimenti non commerciali di animali da compagnia (n. 11 della premessa del regolamento) l'articolo 22 del regolamento n. 998/03 dispone la sostituzione integrale dei commi 1 e 2 dell'art. 10 della direttiva citata (e del decreto legislativo citato) in relazione alle condizioni per lo scambio di cani, gatti e furetti, rimandando espressamente anche ai requisiti di cui agli articoli 5 e 16 del regolamento stesso;

che, dunque, oggi cani, gatti e furetti, per poter essere importati nel nostro paese allo scopo di vendita e/o scambio devono essere muniti di regolare passaporto con attestazione di buona salute dell'animale eseguita con esame clinico risalente a 24 ore prima della spedizione da un veterinario abilitato dall'autorità competente ed attestazione dell'eseguita vaccinazione antirabbica, nonchè devono recare tatuaggio o microchip di riconoscimento e, soprattutto, non possono avere età inferiore ai tre mesi, salva espressa autorizzazione nei soli casi consentiti;

che l'allontanamento forzato di un cucciolo di cane o gatto dalla propria madre prima del compimento dei tre mesi di età è un gesto deplorevole, nocivo per la corretta crescita dell'animale e a volte anche per la sua salute e sicuramente contrario alle caratteristiche etologiche dell'animale stesso, salvo che configuri addirittura il reato di maltrattamento;

che l'inosservanza della suddetta disposizione, così come modificata dal regolamento citato, salvo che il fatto costituisca reato, è espressamente punita ex art. 20, comma 2, del decreto legislativo n. 633/96 con la sanzione amministrativa pecuniaria da 516,42 euro a 1.549,26 euro per ogni singola violazione;

che, nonostante il tenore della vigente normativa, importatori e negozianti perseverano impuniti nel vendere cuccioli di cane e gatto provenienti dai paesi dell'est Europa, sforniti di passaporto, vaccinazioni, tatuaggio o microchip e di età sempre inferiore ai tre mesi;



che addirittura tale fenomeno si verifica su vasta scala laddove vengono consentite, nonostante le ispezioni delle ASL locali, mostre/mercato itineranti di cuccioli, per la maggior parte importati, tutti privi dei suddetti requisiti e spesso malati ed infettivi, come è stato denunciato dalle associazioni animaliste alle autorità competenti per i casi avvenuti nel mese di novembre 2004 a Roma presso il Palalottomatica ed a Lecco presso il Palataurus, alla "Mostra del cucciolo" organizzata da Francesco Crusco nonchè, nel mese di gennaio 2005, a Grugliasco (Torino) alla mostra "Eurocucciolo";

che, ad ulteriore esempio, un importatore con sede in Formia, per il tramite di propri rivenditori sparsi in quasi tutta Italia persevererebbe indisturbato, stando alle denunce di alcuni cittadini, a vendere in copiosi quantitativi cani importati di non più di due mesi di età, privi di ogni requisito di legge e spessissimo affetti da malattie che li portano alla morte in pochi giorni dall'acquisto;

che dunque sembra all'interrogante che i locali servizi veterinari delle ASL non abbiano compiutamente recepito il contenuto della citata normativa o, quanto meno, non abbiano stabilito l'operatività e le modalità dei necessari e conseguenti controlli,

si chiede di sapere:

se rientri tra gli intendimenti del Ministro in indirizzo emanare un apposito provvedimento onde chiarire ai cittadini e alle istituzioni locali competenti l'efficacia e la portata, anche sanzionatoria, della succitata normativa, che si estende senz'altro anche agli animali da compagnia importati al fine di commerciarli, esortando altresì tutte le autorità preposte all'effettuazione di controlli presso importatori, negozianti e mostre di animali;

se il nostro paese consenta o meno nei casi specifici previsti dall'articolo 5, comma 2, del regolamento citato i movimenti di animali di età inferiore ai tre mesi e quale sia il mezzo legale con cui eventualmente dimostrare che il cucciolo "abbia soggiornato dalla nascita nel luogo in cui è nato senza entrare in contatto con animali selvatici".

Potrebbe esservi utile per ottenere tutti i documenti se acquistate un basenji in un allevamento multirazza o in un negozio o per segnalare alla ASL  abusi.

Luisa



°-°-°

Frontespizio del passaporto europeo per gli animali da compagnia
PASSAPORTO del CANE
tratto da I NOSTRI CANI di Gennaio 2005  Rivista dell'ENCI


Sempre più persone scelgono di portare con sé in viaggio i propri animali, anche grazie all'aumento delle strutture che consentono l'accesso ai nostri amici a quattro zampe. E così ci troviamo ad affrontare sempre più spesso i problemi di trasporto in auto, treno, nave e aereo. Ma non solo.
L'aumento degli "animali viaggiatori" all'interno del territorio europeo ha messo in luce anche un'altra questione di grande importanza: quella sanitaria, era necessario cioè garantire un livello di sicurezza sufficiente per i rischi sanitari. L'Unione Europea ha deciso così che anche gli animali devono rispettare le leggi ed essere muniti di un regolare documento per poter viaggiare, che li identifichi e soprattutto certifichi la loro salute.
Dal 1° ottobre 2004 infatti è entrato in vigore il "passaporto" per cani, gatti e furetti che viene rilasciato dai veterinari delle Asl (Aziende sanitarie locali) in esecuzione del regolamento comunitario numero 998 del 2003. Il provvedimento riguarda ben quattordici milioni di animali, e ovviamente i loro proprietari. Ma come è fatto e che cosa deve contenere questo documento?
Ha una forma tipografica standard ed ogni pagina deve riportare il numero di passaporto così composto: codice ISO dello Stato, codice ISTAT della Regione, numero progressivo di nove cifre individuato secondo le modalità di ciascuna Regione.


In italiano e in inglese devono essere riportate le seguenti informazioni:
  • Dati del proprietario
  • Descrizione dell'animale
  • Identificazione dell'animale (con microchip o tatuaggio)
  • Vaccinazione antirabbica (fabbricante e vaccino/lotto/validità/firma veterinario)
  • Test sierologico antirabbico con titolazione rilasciata dal Laboratorio autorizzato, il test sierologico è richiesto dal Regno Unito, Irlanda, Svezia e Malta
  • Trattamento contro i parassiti per quei paesi che lo richiedono

Si tratta quindi di fornire tutte le informazioni necessarie in relazione allo stato sanitario dell'animale in questione, ma non solo. Se si desidera portare in viaggio con noi il nostro animale, sarà bene muoversi per tempo poiché sarà necessario conoscere gli obblighi sanitari richiesti nella Nazione (per la Finlandia è obbligatorio il trattamento preventivo per l'echinococco), o anche nella regione italiana, dove si intende recarsi e i regolamenti delle varie compagnie aeree, marittime e ferroviarie che si pensa di utilizzare.
È bene ricordarsi che per Regno Unito, Svezia, Irlanda e Malta ci sono regole diverse e specifiche da rispettare (per esempio è vietato introdurre animali di età inferiore a tre mesi) ed inoltre sono ammessi solo animali identificati da microchip.


Negli altri paesi invece, per dimostrare l'appartenenza del documento ad un dato animale, sarà sufficiente verificare che sia presente il "tatuaggio" (comunque già obbligatorio in Italia) che sarà ammesso però solo fino al 2011. Poi sarà necessario ovunque il microchip indicativo, ovvero una "spia" sottocutanea che ha già sostituito il tatuaggio di riconoscimento in alcune regioni italiane.

Per chi vuole saperne di più ecco infine le pagine web da consultare, relative ai siti della Polizia di Stato (1)  (2), Ministero della Salute  (1) e Governo italiano (1).

Francesca Petrucci
ENCI www.enci.it


°-°-°

REGOLE per scegliere un (cucciolo) basenji: cosa chiedere prima prendere un basenji

 

PERDETE QUALCHE MINUTO NELLA LETTURA DI QUESTO POST

E' IMPORTANTE SAPERE PRIMA DI SCEGLIERE

 

E' ormai dall'estate del 1996 che sono a contatto coi basenji e con le persone che hanno a che fare con la razza basenji.
Da tempo mi sono resa conto che spesso le regole del buon senso non sono prese in considerazioni da chi acquista un basenji, cucciolo o di qualunque età, o da chi alleva (allevatori con affisso Enci, allevatori amatoriali o privati) e vende.

Nello spirito in cui nacque, quando acquistai la mia prima basenji, e continua a vivere il sito Basenji in Italia http://www.basenji.it, di aiuto, informazione, collaborazione e soccorso,
(nelle varie forme: sito, forum, pagine su facebook del forum)
provo ascrivere qualche regola di base per cercare di rendere la vita migliore sia ai nostri amati basenji sia a chi vorrebbe entrare nel mondo della razza basenji.

Spero che anche altri amici appassionati aggiungeranno altro materiale e che il tutto sia di aiuto per la sana diffusione della razza basenji nel tempo.

 

°°°

Dal 1996 la realtà della razza basenji è molto cambiata: a quei tempi gli esemplari presenti in Italia erano davvero pochi, pochi erano gli allevatori con affisso Enci che li allevavano e li portavano alle esposizioni e di conseguenza poche erano le cucciolate e non numerose.
Nessuno privato faceva cucciolate.

 

Gli esemplari adulti non avevano controlli medici (nè in Italia nè all'estero) il loro carattere non era tenuto più di tanto in considerazione perchè cani rari, primitivi e al limite del selvatico.
Non essendo conosciuti e difficili da gestire per il loro carattere forte non erano un affare commerciale per nessuno.

Negli anni la razza si è diffusa ma sempre in modo lento e quasi silenzioso.
Chi ha provato ad arricchirsi dopo qualche anno ha cambiato razza, pochi estimatori della razza si sono impegnati nella diffusione delle vere caratteristiche della razza, nella diffusione di esemplari belli e sani e con buon carattere.

Negli ultimi anni ci sono state molte più cucciolate basenji, con o senza documenti, con o senza controlli sulle malattie tipiche della razza.

 

Lo standard della razza secondo l'ENCI (che è un club, una associazione privata) è molto vago e il monitoraggio sulle regole degli allevatori affiliati è sempre stato molto vago.

 

Le regole ENCI sono poche e non sono legate i alcun modo ai test sulla salute della razza basenji.

 

Esistono leggi dello stato italiano (per TUTTI) legate all'anagrafe canina e alla vendita di cani (con o senza pedigree) da parte di privati, negozi di animali, allevatori con affisso enci, allevatori amatoriali.

 

In ENTRAMBI I CASI se non vengono rispettate non succede nulla quindi è un campo aperto per i furbetti e i truffatori a discapito dei nostri basenji e di chi vorrebbe averne uno.

*
Con informazione comunicazione tutti potremmo aiutare e vivere meglio.

 

Ecco alcune regole base e riferimenti in ordine sparso (che nel tempo arricchirò):

PEDIGREE e DOCUMENTI dello STATO ITALIANO

 

- tutti i basenji devono avere il pedigree

 

- il pedigree e una carta di identità di ciascun esemplare in cui sono visibili i dati del proprietario del cane, i dati del basenji (nulla sui test della salute) e l'albero genealogico dell'esemplare; quello italiano è diverso da quelli esteri che variano, anche come validità in Italia, a seconda del paese di provenienza

 

- il pedigree si ottiene facendo l'iscrizione della cucciolata alla nascita all'ENCI

 

- ci sono regole ENCI sul numero e frequenza di cucciolate per maschi e femmine*

 

- se i due genitori basenji non hanno il pedigree la cucciolata non potrà avere il pedigree ma ciascun cucciolo potrà avere in futuro un certificato di razza portandolo ad una esposizione ENCI

 

- gli allevatori con affisso ENCI NON POSSONO VENDERE cuccioli o cani senza pedigree (denuncia all'ENCI)

 

- per la legge italiana NESSUNO può vedere cani di razza senza pedigree (denuncia allo Stato Italiano)


- il MICROCHIP è UNICO e valido per 2 iscrizioni: ENCI e Anagrafe canina comunale

 

- tutti i cani devono avere il MICROCHIP: per la legge italiana è obbligatorio iscrivere qualunque cane all'anagrafe canina: genitori e cuccioli (denuncia allo Stato Italiano)

 

- esiste il sito dell'ENCI http://www.enci.it: non è aggiornato ma si possono trovare: elenco degli allevatori di razza con affisso in Italia, pedigree on line, standard di razza, eventuali cucciolate recenti facendo la ricerca dell monte anche solo selezionando la razza basenji

 

-gli allevatori con affisso ENCI quando hanno fatto richiesta all'ENCI hanno pagato e devono seguire delle regole ma questo non vuole dire che siano onesti o allevino, crescano e vendano cani di qualità senza problemi fisici, psicologici o nello standard della razza

 

-gli allevatori amatoriali, i privati, gli allevatori con affisso ENCI, i negozi di animali, devono seguire delle LEGGI dello stato italiano ma questo non vuole dire che siano onesti o allevino, crescano e vendano cani di qualità senza problemi fisici, psicologici o nello standard della razza

 

- i negozi di animali secondo la legge italiana non possono vendere cani con o senza documenti

 

- i privati secondo la legge italiana non possono vendere cani con o senza documenti

°°°

TEST SALUTE

 

Dopo anni di ricerche all'estero sono stati messi a punto test sul DNA per le più importante malattie genetiche dei cani.
Il costo è ragionevole, non c'è un limite d'età del cane.


I test si ordinano on line, arrivano a casa, si fanno e inviano via posta normale. Il risultato arriva on line.

Esistono diversi archivi mondiali on line dove è possibile verificare se un basenji ha fatto il test.

I test sono fatti sulla saliva e possono essere fatti facilmente con uno stick.

 

I test fondamentali per un basenji SANO sono:
Fanconi
PRA

 

Se entrambi i genitori dei cuccioli hanno fatto il test e sono CLEAR, non portatori e sani
TUTTI i cuccioli saranno come i genitori.

 

In combinazioni diverse è raccomandato fare i TEST ai cuccioli

 

 

REGOLE SALUTE

 

- i genitori dei cuccioli devono essere visibili


- i genitori devono essere in regola per documenti enci, documenti asl, documenti sanitari


- i cuccioli devono avere più di 2 mesi prima di essere ceduti

 

I CUCCIOLI PRIMA DI ESSERE CEDUTI DEVONO:


- essere stati socializzati con esemplari adulti, cuccioli e umani.
- essere svezzati completamente (non bere più latte della mamma)
- avere fatto sverminazione
- avere almeno una parziale copertura di vaccino
- avere un libretto sanitario firmato e timbrato da un veterinario
-avere il microchip con iscrizione all'anagrafe canina di nascita

 

IL PREZZO (maggiore o minore) del cucciolo/adulto basenji non garantisce nulla sulla BUONA salute,carattere, caratteristiche fisiche o altro.

 

ALTRO

- controllate il carattere di entrambi i genitori: oltre l'aspetto fisico i genitori passano al cucciolo, geneticamente, anche gli aspetti del carattere

- vi consigliano di prendere due cuccioli insieme perchè sarà più facile allevarli crescerli insieme?! SBAGLIATO !

tutto sarà più difficile perchè si influenzeranno a vicenda rendendo l'educazione molto più difficile.
Se proprio volete due basenji prendeteli a distanza di almeno un anno uno dall'altro

 

°°°

LINKS eargomenti inerenti


Leggi italiane sulla vendita cani senza pedigree ENCI

Chi di voi sa che solo l'ENCI può emettere pedigree ed esistono associazioni private?

°°°

sito ENCI
http://www.enci.it

all'interno troverete:

-regolamento internazionale allevatori enci

-standard basenji
-allevatori con affisso di razza basenji
-monte recenti, statistiche sulla razza

 

sito test DNA in America
http://www.offa.org

 

sito laboratorio italiano, a Bologna

anche test DNA

http://labogen.com

 

 

sito Archivio mondiale pedigree basenji di Sally Wallis (GB) Allevamento Zande Basenji

Basenji pedigree Search

http://pedigrees.zandebasenjis.com/search.html
Nasce e cresce grazie all’invio dei dati di tutti: pedigree dinamico con foto, dati dei test, cucciolate, costruzione del pedigree di possibili cucciolate future.
Se i dati del vostro basenji non sono presenti inviateli voi stessi.

 

°°°

Link al messaggio sul FORUM di Basenji in Italia NEW

27 gennaio 2018

 

 

 

Nella sezione di sinistra: INDICE (colonna di sinistra) troverete precisazioni e aggiornamenti

Se avete altri suggerimenti scrivetemi e li inserirò. em@il




spiderwolf3.jpg (51250 byte)
SpiderWolfGraphics©2007